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Centrali di cogenerazione e teleriscaldamento di Savigliano e Chieri
HighPower SpA
I cambiamenti climatici rappresentano un fenomeno sempre più attuale e di facile constatazione soggettiva e, soprattutto nel corso degli ultimi anni, si è assistito ad una ampia convergenza scientifica sulla valutazione di tale fenomeno e dei suoi possibili effetti a lungo termine. L’ultimo rapporto di valutazione del gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici “Intergovernmental Panel on ClimateChange – IPCC” afferma che il riscaldamento globale è ormai inequivocabilmente in atto, è inevitabile, e potrà essere nelle future decadi attenuato ma non arrestato. Questi cambiamenti potranno determinare nuovi scenari competitivi, con possibilità di crescita economica o di decrescita in relazione alla specifica area di business. La ricerca svolta per Highpower, operatore rilevante nel settore energetico e pertanto particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, ha riguardato le aree geografiche piemontesi che ospitano gli impianti di cogenerazione e teleriscaldamento di Chieri (TO) e Savigliano (CN).
La Fase 1 del lavoro “Cambiamenti Climatici e Piani di Adattamento” è stata dedicata alla organizzazione delle informazioni di base sui cambiamenti climatici delle aree in cui sono localizzati gli impianti Highpower al fine di pervenire ad una definizione esaustiva, e quanto più oggettiva, degli indicatori climatici. Per il raggiungimento di questo obiettivo, dopo aver definito lo stato dell'arte della ricerca climatologica sia a livello globale che nazionale, sono state individuate le stazioni meteorologiche locali di riferimento e analizzate le serie storiche disponibili per i principali indicatori climatici. Il confronto di queste serie storiche con gli scenari globali ha permesso di attuare un “downscaling” statistico, ossia di ndividuare relazioni statistiche tra variabili climatiche a larga scala (predittori) e variabili climatiche a scala locale (predittandi). La relazione così identificata viene poi applicata ai predittori a larga scala ottenuti da simulazioni sviluppate con i modelli globali per diversi scenari di emissione allo scopo di ottenere informazioni circa le caratteristiche del cambiamento climatico alla scala locale.L’interpolazione lineare dei dati relativi alla Stazione di Torino-Bric della Croce ha restituito un trend di 0.31°C/10 anni, da confrontarsi con il dato medio globa le di 0,13°C/10 anni, mentre l’analisi tagionale ha evidenziato che i mesi primaverili/estivi sono quelli più soggetti all’aumento della temperatura.
La Fase 2 del lavoro ha sviluppato le linee guida al Piano di adattamento climatico: le temperature e i fenomeni estremi influiscono molto sulla produzione e sul consumo di energia, con l’aumento della temperatura media globale è prevista una diminuzione della richiesta di energia per il riscaldamento degliambienti e un aumento per il loro raffrescamento. Il maggior sforzo della ricerca è stato concentrato sul calcolo dei gradi giorno per le serie storiche di tutte le stazioni meteorologiche di riferimento, con analisi delle tendenze dei GG e delle correlazioni rispetto alle tendenze dimostrate delle variazioni di temperatura, al fine di poter definire un modello di risposta locale ai cambiamenti climatici e applicare le tendenze riconosciute su scala globale.
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